Sono passati 16 mesi dal mio ultimo post per Foto For Fake.
Come passa il tempo quando “non” ci si diverte.
Mesi passati a fare cose necessarie che non c’entrano niente con il mondo della fotografia, ma servono ad avere l’illusione di dormire tranquilli.
Come dice una persona che stimo molto, è così che funzionano oggi le cose in questo paese: chi non può andare via resta e si dedica a ciò che sa fare (che ama fare) nei ritagli di tempo, perlopiù la sera, magari fino a tarda notte, rischiando negli intervalli dilatati di “altro”, di disimparare ciò che conosce, fino a non trarne più alcun beneficio.
Foto For Fake si è preso una pausa, ed è giusto così: è stata una splendida esperienza legata al Siena Festival e alle tre fakers che hanno promosso, insieme a me, non solo il blog ma una determinata idea di fotografia, che sicuramente ha ancora molte cartucce da esplodere e tornerà a farsi ammirare anche da queste parti.
Ma il bisogno sempre vivo, di non scordare determinate cose, di non lasciare che il lavoro e le incombenze si mangino i giorni passati e soprattutto di poter parlare ancora e ancora di fotografia senza porsi limiti, per il solo semplicissimo gusto di parlarne, ha fatto nascere un blog nuovo, Un fototipo: rifugio per pelli sensibili.
Un fototipo è un un riparo che ho scavato con le mie mani, per poter riflettere sulla fotografia secondo istinto, senza preoccuparmi di seguire necessariamente un concept predefinito, con la speranza di poter ospitare di quando in quando, immagini o penne inedite.
Quello che mi propongo di fare su questa piattaforma, non è certo critica fotografica, sarebbe qualcosa di troppo ambizioso per un “luogo” intangibile come il blog. Piuttosto mi piacerebbe poter riflettere sulla fotografia, libero da dogmatismi, aprendo questa forma di registrazione del mondo e di espressione, al dialogo e alla contaminazione con altre suggestioni, provenienti da discipline e ambiti diversi.
E non dimenticare mai quanto amo questa Signora.
Domani il primo post.
Buona lettura.